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Il politologo

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FLICKR: ricerche turistiche?

Come spessissimo mi accade, colgo un post di Roberta (fonte inesauribile di notizie, del resto ha un cattedra!!) per una riflessione su un'articolo pubblicato qui. Si parla dell'utilizzo di Flickr, un sito per la gestione e la condivisione online di foto, per effettuare delle ricerche sulle abitudini dei turisti.

Secondo me è vero che un buono studio sul posizionamento online di alcuni prodotti, siano essi un albergo piuttosto che un sito di interesse archeologico piuttosto che una città d'arte, può portare ad una minore dispersione di risorse investite nella promozione, oltre che ad una maggiore precisione nella comunicazione indirizzata ad alcuni target di turisti, ma non si deve fare troppo affidamento su questo strumento.

In Italia il fenomeno turistico è ancora largamente intermediato (tramite agenzie di viaggi) e se anche negli Stati Uniti l'acquisto di prodotti "turistici" online è aumentato, è pur vero che larga parte di questi sono biglietti aerei di medio o breve raggio.
I clienti che ho visto passare da quando lavoro in Agenzia di Viaggi (da novembre, lo so che non è molto, ma tutto il periodo di advance booking me lo sto facendo) sono per lo più over 40 con una scarsa propensione all'utilizzo 2.0 della rete: la utilizzano per recepire informazioni, per farsi fare preventivi (non di acquisto online), per guardare le foto ed i commenti sulle località preferite (ecco il punto focale!).
Se New York è la città più presente su Flickr, non vuol dire necessariamente che è la città più visitata del mondo, di sicuro è la più visitata dai blogghettari 2.0!
Di sicuro, tenendo conto dell'aumento dell'utilizzo dei social network sia con una maggiore propensione all'utilizzo della rete in chi è già avanti nell'età, sia con un buon di turnover con l'inserimento delle fasce di età più basse, questo genere di ricerche tenderà ad essere sempre più preciso.
Ultima notizia da Repubblica.it: i navigatori cinesi battono quelli americani 220 a 217 Milioni! Considerando che l'84% dei cinesi non usa il computer il dato fa paura, ma anche gola.

Royal Caribbean punta sull'e-marketing

Secondo l'European Cruise Councile la crescita del mercato crocieristico in Europa si è concretizzata con un aumento del 29% dei crocieristi di passaggio nei porti europei. Niente di nuovo a fermarsi a ragionarci un po' su. Negli Stati Uniti il mercato crocieristico rappresenta un'ampia fetta del turismo leisure, mentre in europa la proporzione è, fino al decennio scorso, rimasta a svantaggio di questo mercato. Ma proprio questo ha convogliato una serie di investimenti delle compagnie che hanno deciso di seminare in un terreno molto fertile. Il numero di cittadini Europei che negli ultimi dieci anni ha preferito una crociera alla vacanza stazionaria o al tour (de force) è più che triplicato. con previsioni di crescita ancora elevate per i prossimi anni, come anche sottolineato da Sergio Senesi del Cemar (+11% previsto nel 2008).

A questo proposito segnalo che Royal Caribbean ha lanciato un nuovo programma di booking online in Italiano. Fin qui tutto normale. La cosa particolare è che è un sito B2C2B: non ho sbagliato a digitare, è che mi sembra appropriata questa definizione in quanto il sito è più indirizzato al cliente finale che all'agente di viaggi, cliente che poi viene indirizzato verso l'agenzia di viaggi. Praticamente online si può scegliere la propria crociera nei dettagli (destinazione, data, nave, cabina), si visualizza il preventivo (stesso prezzo che sarebbe applicato da catalogo), si inseriscono i propri dati (nome, cognome, numero di documento), e si opziona il viaggio. A questo punto entra in gioco l'agenzia di viaggi per portare a termine la prenotazione: il cliente si reca presso una delle agenzie che gli vengono segnalate (praticamente qualsiasi agenzia che si sia autenticata sul sito) e paga la propria crociera. All'agenzia viene inoltre riconosciuta la commissione d'uso (quindi di fatto l'agenzia può effettuare sconti al cliente se la commissione è abbastanza elevata) e si ritrova dunque nuovi clienti e redditività a costo zero.
Concludendo: ottima l'iniziativa che "non scontenta nessuno" (agenzie e clienti), ottimo il posizionamento online (se cercate royal caribbean su youtube trovate un sacco di video fatti veramente bene e originali), dura superare la concorrente Costa in Italia (anche se alle agenzie riconosce molto poco e non concede grandi privilegi agli agenti di viaggio) appoggiandosi su Civitavecchia e (poco) su Venezia.

TOUR IN PERU' CON GUIDA IN ITALIANO

La mia collega d'agenzia Maria sta organizzando un viaggio in Perù con guida in Italiano, con l'ausilio del Tour Operator KUONI. Il tour mi sembra ben fatto e molto bello. Per info chiamate in Agenzia Bluvacanze Ipercoop di Savona 019/8401038, o inviate una mail a bluvacanzesavona@bluvacanze.it

Video Marehotel

E' finalmente online il video del Marehotel di Savona. L'importanza per un hotel di avere un video on line è elevata, vista la propensione all'utilizzo della rete per recepire informazioni sulle strutture per i turisti.

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VisitBritain.it

Su segnalazione di Roberta ho dato un occhio al sito visitbritain.it, il sito dell'agenzia del turismo inglese, che promuove la Gran Bretagna in 36 mercati internazionali. Molto semplice nella veste, di un'accessibilità disarmante rispetto ai siti istituzionali che riguardano turimo in italia, fornisce un utile strumento per i viaggiatori che volessero organizzarsi un soggiorno nel Regno Unito, consentendo loro l'acquisto online di vari servizi in modo da formare un pacchetto (anche se "pacchetto" di fatto non è perchè non composto almeno da 2 servizi tra alloggio, trasporto e altri servizi accessori, offerti ad un prezzo inferiore rispetto alla somma dei singoli servizi). Molto bella e utile, soprattutto per quel che concerne il Brand Awareness, l'idea di differenziare il sito in base al dominio: .it per il sito in italiano, .fr per quello in francese, .pt per il portoghese e via dicendo (notare che se si digita .com si arriva in una pagina dove sono presenti tutte le lingue nelle quali è disponibile il sito.. la loro bandiera è quasi nascosta!!).
L'utente può inoltre iscriversi al sito e inserire commenti o raccontare da zero il suo viaggio, in perfetto stile web2.0. In verità i racconti che ci sono per il momento sembrano scritti dallo stesso pugno: mi puzza di operazione meramente commerciale.
Non è però così marcata l'attenzione verso il b2b. Non si accede infatti ad un'area riservata alle agenzie di viaggio dove intrattenere rapporti commerciali ed effettuare prenotazioni commissionabili (quindi non è un sito b2b!!). C'è un'area riservata agli agenti di viaggi: prima di fare un educational sul suolo inglese ci si documenta e tuttal'più si comprano biglietti per le visite.
In fin dei conti non mi sento di dargli un voto negativo, anche se penso che l'organizzazione francese in merito sia invidiabile (nonostante la poca disponibilità verso le altre lingue): il sito di val d'isere e la sua funzionalità sono un qualcosa che in italia, e soprattutto in liguria, non si potrà mai vedere a causa della poca disponibilità a cooperare degli operatori economici (albergatori, ristoratori, ecc..). Ma su quello che succede in val d'isere prometto posterò più in seguito.

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