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MotoTurismo: Liguria da esplorare

L'ultima gita fatta in moto (l'ultima per la mia povera piccina picchiata dura da un Cayenne) è del 28 giugno. Appuntamento nella prima piazzola di sosta autostradale dopo il casello di Savona sull'A10, direzione Ventimiglia, "On The Run", alle 14.30 si punta verso l'uscita di Arma di Taggia. Il sole picchiava parecchio ed i motori si scaldavano facilmente, per non parlare delle gomme che quindi davano il massimo. Ad Arma puntiamo verso i monti, in direzione Badalucco, lungo una strada non pulitissima nè molto larga, ma piacevole da fare a velocità moderata per i continui cambi di direzione, seguendo l'andamento del torrente Argentina. Oltrepassato Badalucco, si punto per Triora, il paese delle streghe. La strada sale in su fino a mostrare tutta la valle sottostante, uno scenario difficile da dimenticare.
A Triora sosta in un bar per ristorarsi e reintegrare liquidi (che sudata).
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Fatta qualche foto alle moto si parte seguendo direzione Monesi (24km indicati).
Dopo qualche chilometro di curve strette in salita l'asfalto si ferma per lasciar posto ad un leggero sterrato. Per niente intimoriti abbiamo proseguito la nostra salita in piedi sulle pedaline, spostando il peso da una parte all'altra, passando da quello sterratino leggero ad una strada fatta di massi, stando ben attenti alle pietre più appuntite che ti costringevano a passare a ridosso del precipizio. CHE ADRENALINA! Altra sosta, altre foto.

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Il morale alto, nonostante non avessimo idea di quanto sarebbe durato lo sterrato, né fin dove ci avrebbe portato la strada. Ma poco importava: se ce l'avessimo fatta nulla più ci avrebbe fermato. Ed il paesaggio che avevamo di fronte era davvero impagabile. Si udivano le aquile, si vedevano i pettirossi, sotto di noi la valle mostrava le sue bellezze. Arrivati in vetta, un tunnel che consentiva di passare dalla Valle Argentina al Colle di Nava. Foto d'obbligo: quota 1.795 metri s.l.m.

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Inizia la discesa (non troppo facile per il cambio di fondo stradale, diventato ghiaioso) e dopo pochi chilometri ecco l'atteso asfalto. Sosta sul Colle di San Bartolomeo per un caffè e bicchiere d'acqua e discesa fino a Nava. Gambe stremate, ma cuori pieni, abbiamo puntato verso Ormea-Garessio. Da lì a Ceva, ma oramai il più era stato fatto. La strada è per lo più rettilinea e larga (grazie a dio.. non so se le mie gambe avrebbero retto altre curve!) e per rivedere un po' di curve bisogna aspettare la salita per Montezemolo e la discesa verso Carcare. Cadibona in discesa.. e giro terminato!

Alcune considerazioni: bellissimo lo scenario, la strada che abbiamo fatto fa parte dell'Alta Via dei Monti Liguri, ricca infatti di segnaletica per escursionisti. Abbiamo ad un certo punto avuto paura che fosse vietata alle moto, invece così non era, essendo segnata come strada percorribile (ed essendo ben visibili segni di pneumatici di fuoristrada); incredibile che non fosse scritto da nessuna parte che il tratto Triora-Monesi fosse per la maggior parte in sterrato, nè sulle cartine, nè nelle indicazioni stradali; da migliorare la segnaletica lungo il percorso dell'AV. Non si capiva minimamente di dove ci sitrovasse. le cartine presenti lungo il tragitto raffiguravano soltanto le vette circostanti, senza indicare, dunque, la strada intrapresa dove portasse al di fuori dell'AV. Troppo facile perdersi! (e che a noi capita spessissimo!)

Provincia di Savona: Bertolotto molla il turno

Dal blog del Presidente della Provincia Marco Bertolotto apprendiamo che non si ripresenterà alle amministrative (o per lo meno che non si presenterà con il PD, col il quale si era da tempo aperta un frattura)(leggi l'articolo).
Prove di mandolino Qualcuno sarà contento, altri saranno delusi o amareggiati.. io sono solo stanco. Che il PD avesse mostrato i suoi punti deboli nelle Politiche2008 era ovvio. Bertolotto non è un politico e non si comporta da politico (nel bene e nel male, creando spesso situazioni ambigue e malumori). Forse il PD è ancora ancorato a vecchie logiche partitiche, ma dal basso a me sembra di vedere un ribollimento. Staremo a vedere e prendiamo atto di questo annunciato addio (o arrivederci?), cercando di far memoria su quello che è stato fatto, quello che non è stato fatto.. e quello che solo più avanti si potrà dire che sia riuscito.

Giornalismo o disinformazione a braccetto con la polemica sterile?

In risposta ad un articolo uscito sul Giornalino del Campus di Savona
1- E' due anni che il wireless è stato richiesto a Spes e all'università da parte del consiglio SACS e degli allora rappresentanti degli studenti (Ingegneri e comunicatori). Mentre Spes era pronta ad attivarlo immediatamente, Unige ha bloccato la cosa perchè in un programma più ampio era swtata già inclusa.
2- In ogni caso alla fine di questo mese verrà attivato il servizio, grazie allo sforzo della Spes (e di Cristina Lottero e Roberta Milano);
3- Le "alte sfere".. chi sono?! Sono 6 anni che esiste SACS e sia il consiglio che i rappresentanti degli studenti hanno avuto colloqui regolari con la presidenza di Spes (Alessandro Schiesaro, ma già prima con Magliotto), e ad ogni incontro qualcosa è stato richiesto ed esaudito (parcheggi, area pedonale, spazi, biblioteca, ecc.. )
4- Chi ha censurato chi? Se il wi-fi che il Maggi intendeva era appoggiarsi ad una rete privata non protetta (che si prendeva da un solo appartamento al secondo piano della Palazzina Alloggi e sarebbe stata poi "diramata" da un router), è ovvio che non potesse essere accolta come richiesta (illegalità?!). Se invece si riferiva al fatto di dotare SACS di un router WI-FI dove chiunque avrebbe potuto collegarsi.. beh, è ovvio che anche qui ci sarebbe stato un problema di sicurezza della connessione.
5- prima di pubblicare verificate le informazioni.

FESTIVAL CAMPUS (bis)

Quest'anno SACS ha organizzato per il 28 Maggio 2008 una festa di fine anno dedicata allo sport ed alla musica. Il programma dell'evento è il seguente: 17-19.30: Fase finale del torneo di calcetto 2008 con dj set a cura di OOKI-OOKI 19.45: Premiazione delle squadre vincitrici del Torneo di Calcio 20.00: Inizio concerti con il gruppo musicale del Campus "THE LOUDNESS" 20.30: Esibizione del gruppo ALCOHOLIC MILK 21.00: Esibizione del gruppo IN VIVO VERITAS 21.45: Esibizione del gruppo EAZY SKANKERS 22.30: Esibizione del gruppo FETISH CALAVERAS 23.15: Si balla con i deejays OOKI OOKI Ingresso libero con buffet offerto dall'Associazione Birra: 2 Euro Sangria: 50 cent a bicchiere

IN VIVO VERITAS: il video ufficiale

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CAMPUS SAVONA WI-FI

Dalla Mailing List di Sacs:
Su segnalazione della Dottoressa Roberta Milano, si avvisa che a partire dalla fine del prossimo mese è previstal 'attivazione del servizio di connessione Internet senza fili al Campus. Tutti gli studenti savonesi potranno così usufruire della libera connessione.
Grazie Roberta!

Aeroporti: Pontecagnano-Albenga?

Come dicevo alla fine del post sul mio viaggio in Campania, su un manifesto del Comune di Bellizzi si rendeva noto ai cittadini della prossima apertura dell'aeroporto di Salerno-Pontecagnano, confinante proprio con il comune di Bellizzi (uno dei manifesti era questo), e si richiedeva quindi uno sforzo della popolazione poichè erano stimati 250 mila arrivi annui nello scalo (spero di non sbagliarmi sul numero, ma mi era rimasto impresso in quantono nparticolarmente basso). Ovviamente la popolazione ha ben accolto la richiesta di sforzo e, cosa che ho trovato piacevole, molti sapevano di questo manifesto (a Savona non si sa nemmeno chi è il proprio vicino di casa ancora un po'...). Ovviamente sono rimasto stupito per il numero di passeggeri previsti, soprattutto dopo aver visto il fallimento dell'Aeroporto di Albenga, e mi son detto: magari hanno dei forti contratti commerciali da far concorrenza a Capodichino. La situazione mobilità in quelle zone è molto simile a quella ligure. Si può arrivare facilmente nel capoluogo, ma poi per spostarsi nelle aree periferiche si perdono delle giornate intere: quindi può essere utile un aeroporto fuori dal nodo napoletano (dove le isocrone sono talmente ravvicinate da sembrare un tutt'uno!). Iniziata la ricerca trovo questo comunicato sul sito dell'Aeroporto di Salerno, dove si chiede alle compagnie interessate di farsi sentire, perchè ora l'aeroporto è terminato e pronto all'uso. Incredulo per il tipo di comunicazione continuo la ricerca, finchè non trovo questo articolo di pochi giorni fa su denaro.it, sul quale si riporta di un probabile accordo commerciale per colleggare Albenga a Pontecagnano, via Roma. Che SCOOP! mai avrei immaginato di poter parlare del Panero ancora. Ovviamente spero che l'accordo vada in porto, sia per la Liguria, che per la provincia di Salerno. Ma ne deduco quindi che la stima era basata sul nulla....

Da Paestum a Napoli: viaggio su una delle coste più belle d'Italia.

Eccomi tornato dal viaggio in Campania, del quale parlavo nel post precedente. Matrimonio bellissimo: erano 9 anni che no ci trovavamo tutti i cugini contemporaneamente! Un'emozione indescrivibile. Arrivati a Capodichino in perfetto orario (8.15) ci siamo immersi nel traffico metropolitano per andare a fare colazione, accompagnati da mio zio (Porticese doc). Dopo una breve incomprensione sulla differenza tra brioches (cheste da mia sorella) e cornetti (il barista non aveva brioches, ma solo cornetti... aspetto che qualcuno mi spieghi la differenza!) ed aver bevuto un ottimo caffè, abbiamo fatto un giro per il centro di Portici, dove tutti i giorni si può trovare un bel mercatino (sono direttamente i negozianti che espongono la merce al di fuori dei prorpi negozi), ma che l lunedì è un po' vuoto. Magnifico incontro con un disoccupato che si offriva di lanciarti addosso del sale fino per scacciarti via il malocchio, e via si ricomincia a mangiare: pane rustico (detto anche Casatiello nella sua versione più completa) e sfogliatelle! Finito il tour partiamo per Salerno, stando ben attenti agli innumerevoli autovelox lungo l'autostrada, oltretutto con vari restringimenti per lavori in corso (meglio ora che durante la stagione estiva!). Arrivati circa sopra Vietri sul Mare ci fermiamo in una delle tante minuscole (colpa dell'orografia) piazzole di sosta munite di tavoli e panche in ceramica lavorata (una delle produzioni locali di maggior interesse e valenza), da dove possiamo ammirare la costiera sottostante, il mare ed il porto di Salerno (comunque non una brutta vista!). Siamo arrivati a destinazione senza troppi problemi, abbiamo pranzato (bocconcini di bufala di Battipaglia.. SLURP!, con salumi vari) e abbiamo dedicato il pomeriggio alle ultime compere per il matrimonio e alle varie preparazioni. La sera siamo andati a Salerno ed ho avuto la conferma di quello che pensavo: il primo prodotto, il più importante, che fa di una città una meta turistica, è la popolazione residente. Lunedì notte, Salerno è una città viva, piena di giovani per le strade e nei bar, una città che ha voglia di e di farsi vivere. Il giorno del matrimonio è filato via tranquillo: ritardo di mezz'ora della sposa per traffico (lei arrivava da Napoli e noi eravamo a Faiano, poco a sud di Salerno), mega lancio di riso (ho provato a fermare un po' di gente dicendo che c'è in atto una crisi per la produzione di riso, ma non c'è stato nulla da fare.. le tradizioni non si cambiano) e partenza per Paestum, presso l'Hotel Ariston, un magnifico hotel con un numero considerevole di ale riunioni che si tasformano in sale ristorante, ognuna attrezzata di un pianorte a coda, un bel dehor con piscina dove prendere l'aperitivo, campi da calcetto e da tennis, centro benessere all'intero.. insomma un gran bell'hotel (non costato nemmeno tanto, ovviamente perchè il matrimonio era di martedì, cosa che ha portato ad un risparmio del 30% circa, alla faccia dello Yield Management). Abbiamo iniziato il pranzo alle 16 e abbiamo terminato circa alle 21, nemmeno troppo a dire il vero. Una volta mandati a casa gli anziani siamo andati a fare un giro turistico ad Agropoli: Bellissima. Ero abituato a vederla d'estate, quando per muoverti per il centro cittadino devi scavare tra la folla, ma anche adesso che era vuota siamo saliti fino al castello nella zona vecchia, da dove si può ammirare il porto sottostante, e la bellezza è veramente indescrivibile. Sulla strada del ritorno, purtroppo il primo avvistamento negativo. Mentre infatti Bellizzi, Pugliano e gli altri comuni dove eravamo passati erano non puliti, SPLENDENTI, lungo la statale da Paestum a Battipaglia ogni 500 metri c'era una piazzola con un bidone dell'immondizia (indifferenziato) attorno al quale si potevano ammirare numerosi sacchetti pieni di immondizia accatastati. Probabilmente si fosse trattato solo di un paio di bidoni non ci avrei fatto nemmeno caso, anche perchè non c'erano realmente così tanti sacchetti, si sarebbe potuto trattare anche solo di un mancato passaggio del camion. Ma di bidoni uno dopo l'altro io ne ho contati più di dieci, quindi...(foto). Ribadisco che comunque è l'unico neo della giornata e non basta a rovinare il ricordo di quei posti magnifici. Il mattino seguente di buon'ora (comprenderete che eravamo stanchi del giorno prima, quindi alnche le 10.30 erano buon'ora!) siamo partiti per la Costiera Amalfitana, saltando però Vietri sul Mare (che, seppur bellissima, avevamo già visto dall'alto in autostrada) ci siamo fermati a Cetara, piccolo borgo marinaro, con dei bellissimi scorci (e un parcheggio sul mare MOLTO CARO, e pensavo di essere io il Ligure!). La sosta è stata breve e abbiamo proseguito il viaggio sotto un sole cocente, incrociando molte moto straniere (io avrei paura, vista la strada a picco sul mare!). La sosta successiva è stata in una piazzola di sosta dove si ammiravano delle picole calette sottostanti che ti facevano desiderare di tuffarti in acqua nonostante l'altezza (circa 30 metri). Tutta la strada costiera è piena di piazzole di sosta dove i turisti possono fermarsi per ammirare il paesaggio.

9costiera Pur essendo l'idea valida si presentano alcuni problemi:

  1. venendo dalla parte opposta è molto pericoloso entrare nelle piazzole (non ci sono rettilinei!);
  2. le piazzole non sono attrezzate nè di tavoli o sedie (come invece erano quelle ben più piccole in autostrada), nè tantomeno di toilette con il risultato che si può immaginare (odore sgradevole, soprattutto con il caldo estivo);
  3. assenza di manutenzione delle aree di sosta, con presenza di capannoni arrugginiti per lo stoccaggio delle attrezzature per la manutenzione della strada (foto).
Dopo la piazzola ci siamo fermati a Maiori, un comune un po' più grande degli altri, dove ci siamo rifocillati presso un alimentari (foto) nascosto all'interno del paese, ma con una grande varietà di prodotti tipici offerti (sott'oli, mozzarelle, insaccati, torte salate), che ti venivano preparati pronti per essere consumati. Qui ho visto un buon modo di fare commercio per il turismo: il proprietario ti elenca tutto quello che ha, osservandoti bene in viso per notare le tue espressioni e ti consiglia su cosa mangiare, dopo che hai scelto continua a chiederti se gradisci un pezzo della torta di grano della moglie, se la vuoi assaggiare.. insomma prova a vendere, ma sempre con il sorriso! Il conto non è stato particolarmente salato (5,40€ panini con caciottina fresca, crudo di Parma, melanzano e funghetti sott'olio), ma secondo i loro conterranei (i miei cugini) hanno calcato un po' la mano per aver sentito l'accento.. sarà, secondo me li valeva tutti!
Bellissima a Maiori la spiaggia nera, oltre che il paesaggio circostante, ovviamente!

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Dopo Maiori si riparte per Amafi. L'ex Repubblica Marinara colpisce per la sua animosità e la bellezza dei suoi monumenti, tra i quali il duomo (ingresso €2,50)

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Fatta sosta, preso il caffè, comprati alcuni limoni (grossi quanto una palla da rugby), pagato il parcheggio (caro come in tutti i paesi della costiera) si riparte destinazione Positano.2costiera Dopo molte curve arriviamo, parcheggiamo nel primo parcheggio a pagamento (molto in alto) ed iniziamo la discesa al paese.

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Molto bello il vicolo pieno di negozi, soprattutto di prodotti a base di limoni e di prodotti di moda (Modamare a Positano).

Dopo l'estenuante salita per ritornare alla macchina siamo ripartiti alla vlta di Napoli: abbiamo saltato sorrento sia perchè oramai stava facendo buio, sia perchè avevamo appuntamento a Napoli con un nostro cugino. Essendo un prefestivo c'erano parecchie macchine in giro anche di notte, con evidente difficoltà a trovare parcheggio vicino a Castel dell'Ovo (ma ci sono abituato a passare il tempo cercando parcheggio, in Liguria è una cosa normale fare 4 o 5 volte lo stesso giro prima di riuscire a parcheggiare). Non che lo avessimo trovato regolare alla fine.. abbiamo parcheggiato in evidente divieto dietro una fila interminabile di macchine, pagando anche il parcheggiatore abusivo, con evidente sdegno del cugino napoletano (l'unico ad aver trovato parcheggio regolare su 4 macchine che eravamo): ovviamente sosteneva che è inutile voler combattere i comportamenti negativi delle persone se poi alla prima occasione siamo noi a commettere infrazioni. Sicuramente abbiamo favorito i parcheggiatori abusivi. MEA CULPA!

La pizza che abbiamo mangiato non era male, ma sicuramente a Napoli si può trovare di meglio, pagando sicuramente di meno (5 euro una margherita più il 12% di servizio, oltre al coperto!), ma ovviamente non in quella posizione (direttamente sul mare). Dopo la pizza passegiata attorno a Castel dell'Ovo, caffè e dolce in un grande bar sulla Via Marina strapieno di gente, aperto tutta la notte (il bello delle gradi città!), dopodichè ritorno a casa.

La mattina successiva purtroppo è stata quella che ha visto il rifarsi della valigia e la partenza per Napoli Capodichino, dove (con più di un'ora di ritardo) abbiamo preso l'aereo (Alitalia) per Torino. Il viaggio di ritorno è stato il primo dove non sull'aereo non c'era nemmemo una hostess, ma solo stewart: deprimente.. si sa che una bella donna tira sempre su il morale!

Arrivati a Torino c'era il furgoncino di ParkinGo che ci aspettava per riportarci alla macchina. Dunque abbiamo proceduto con le conclusioni del viaggio:

  • bellissimo il matrimonio soprattutto in un albergo così bello;
  • bellissima e suggestiva Agropoli, anche di notte;
  • incantevole la Costiera Amalfitana, anche se la strada non è propriamente attrezzata per il moto e auto turismo;
  • per niente sporca Napoli, forse perchè siamo rimasti in zone turistiche, ma non si sentiva assolutamente la situazione incresciosa di cui tutti i media parlano;
  • alcuni comuni dovrebbero imparare dai vicini (soprattutto in provincia di Salerno) su come si gestiscono i rifiuti: complimenti a Bellizzi per quello che ha fatto, e per come cerca di coinvolgere la popolazione nelle sue decisioni. Mi è sembrato, passeggiando per il comune e facendo qualche chiacchiera con i commercianti che ci fosse un elevato grado di partecipazione della popolazione alle decisioni pubbliche: primo fra tutti lo sviluppo che potrebbe derivare dal nuovo scalo aeroportuale di Pontecagnano (SA).

E su questo punto rimando al prossimo post.

4 giorni in Campania

Lunedì parto per andare al matrimonio di una mia cugina (tra l'altro di sangue, cugina sia da parte materna che paterna). Volo Alitalia alle 6.30 da Torino Caselle desinazione Napoli Capodichino, dopodichè mi presteranno una macchina (penso quella di mio zio, una vecchia Clio, ma è ininfluente) e punterò verso Bellizzi, poco a sud di Salerno, prima di Battipaglia. Non ho idea di dove si svolgerà il matrimonio, ma so che il pranzo sarà presso l'Hotel Ariston di Paestum (è il quarto matrimonio al quale partecipo a Paestum!). Comunque il primo giorno partenopeo lo passerò in parte in stato semicomatoso (troppo presto la sveglia!), in parte per la preparazione al matrimonio del giorno dopo. Il 30 aprile invece lo passeremo facendo da ciceroni al fidanzato di mia sorella che visita quei luoghi per la prima volta: partenza da Salerno, risaliremo la Costiera Amalfitana fino a Napoli, dove passeremo poi il resto della giornata e la serata. Proprio questa giornata è quella che attendo con maggior ansia: spero di poter mostrare una Campania diversa da quella che mostrano le TV, una Campania che lotta per essere all'altezza delle proprie attrattive: chi non ha il prodotto vende e chi ce l'ha se lo rovina. Per fortuna c'è qualcuno che lavora in modo innovativo, anche se con evidenti difficoltà. Spero di poter mostrare i primi frutti di questo lavoro. Come fatto altre volte, documenterò questo viaggio, quindi arrivederci al mio ritorno...
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V2 Day, Savona 25 Aprile

Non mi ritengo particolarmente d'accordo con i metodi di Beppe Grillo, perchè ridurre tutta la voglia di rinnovamento in un semplice "vaffa", non mi sembra la cosa più giusta da fare, ma sicuramente la sua politica dal basso la trovo giusta e onesta, oltre che davvero democratica. E visto che uno dai pregi di Beppe Grillo è quello di argomentare sempre con delle prove (il bello della rete e la sua potenza è proprio quella di poter dare una notizia corredata da collegamenti a fatti antecedenti, impossibile nella televisione e nella carta stampata, cosa che porta inevitabilmente alla facoltà di asserire tutto ed il contrario di tutto senza poterlo verificare), ritengo doveroso sostenere la sua campagna contro la disinformazione e quindi il V2Day.

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ORA E SEMPRE RESISTENZA

In occasione dei festeggiamenti per il 25 aprile, perchè nonostante tutto nessuno potrà rubarci la memoria e difenderemo la memoria storica con gli artigli se necessario, segnalo questi due eventi.
Il primo, che coinvolge la Blogosfera, lo potete vedere anche nel ribbon in alto a destra. Si tratta di radici-resistenti:
(dal sito) "Mondine 2.0 – di madre in figlia" è un progetto

multimediale e collettivo che ha l’intento di raccontare una storia abbattendo il confine tra autori e pubblico. La storia è quella delle mondine. Donne straordinarie che abbiamo la fortuna di conoscere e che ci hanno insegnato molto. La loro storia è anche la nostra, e siamo consapevoli che le battaglie che portiamo avanti oggi non sono che il proseguimento di quelle delle mondine."

Il secondo invece si svolge a Savona, presso la Libreria UBIK, in C.so Italia 116r, libreria molto attiva nell'organizzazione di incontri letterari, giovedì 24 aprile Ore 18.00.
(Dalla newsletter:) Presentazione e visione di 5 documentari/interviste a diversi partigiani della provincia di Savona, della Valbormida e di Genova. A cura di FELICE ROSSELLO, professore e autore televisivo. Prima della consueta fiaccolata di celebrazione del 25 aprile, nella libreria verrà presentato un video prodotto dagli studenti del Campus di Savona, con l’interpretazione del gruppo musicale dei Modena City Ramblers della canzone “Bella ciao” associata con immagini di repertorio legate al 25 aprile. Successivamente verranno visionati le interviste a diversi partigiani savonesi, curate e eseguite dagli studenti di Scienza della Comunicazione, primo anno di specialistica. La guerra vista dai protagonisti diretti, da chi la Resistenza l’ha vista e l’ha fatta, combattendo e anche morendo per la nostra libertà. Dopo l’incontro, in libreria verrà fatto un buffet con rinfresco, per poi poter partecipare alla consueta fiaccolata del 25 aprile. “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione” (Piero Calamandrei).

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Riviera di Levante: intermediazione alberghiera impossibile

Ieri pomeriggio, durante il mio turno in agenzia di viaggi, è arrivata una giovane coppia che cercava un albergo per un paio di notti durante il ponte del 2 giugno a Sestri Levante (GE). Sapevo che la ricerca non sarebbe stata facile, perchè quando si parla di cercare alberghi in Italia ci si trova sempre di fronte ad hotel costosissimi, quasi nessuno con conferma immediata, ma solo sui richiesta con risposta entro 48h, a parte qualche rara eccezione su Firenze, Roma e Napoli (Milano non la ricerco quasi mai). Ma dal difficile all'impossibile davvero non me lo aspettavo.
I principali Tour Operator per la prenotazione di solo soggiorni, sia in Italia che all'estero, con i quali la nostra agenzia lavora sono: Boscolotour, Alpitour (tutto il gruppo, quindi compresi francorosso, viaggidea, karambola, volando e villaggi bravo) e Albatravel, meno famoso degli altri due, senza la possibilità di abbinare il volo, ma con un'ottima descrizione delle strutture e maggior precisione, rispetto agli altri due, sulla collocazione delle strutture (in alcuni casi Boscolo considera "centro" per alcune capitali europee, il centro di paesi a 30 km dalla destinazione selezionata: per esempio Barcellona-Lloret de Mar!).
Su questi primi tre solo un hotel è comparso, proprio a Sestri Levante, su Alpitour, ma con un costo di 380€ per due sole notti. Ho allora ampliato la ricerca ad altri motori di T.O.: Transhotel, Octopustravel, Eurotravel (anche se su quest'ultimo immaginavo di non trovare nulla in quanto pone minimo tre notti), Imperatore Travel (anche su questo non avevo molta fiducia in quanto specialista nel sud Italia). NIENTE!!
L'unico hotel comparso miracolosamente su Transhotel è stato un hotel a Lavagna (1 solo), non ad un prezzo esagerato, ma pur sempre unica soluzione. Impostando la ricerca su "Cinque terre", sempre su Transhotel, compariva un messaggio indicante di telefonare al booking durante l'orario d'ufficio per aver maggiori informazioni.
Insomma, non mi è stato possibile vendere un hotel a Sestri Levante.
Non è tanto per la brutta figura fatta con il cliente per l'impossibilità di trovargli una sistemazione, ma quello che più mi infastidisce è che lo stesso mio problema lo hanno anche altre agenzie di viaggi in tutto il nord Italia, con conseguente perdita di clientela.
Qualche tempo fa sentivo alcuni albergatori che dicevano di non appoggiarsi a tour operator convenzionali perchè chiedono troppo di commissione (diciamo tra il 10 ed il 15%), ma preferivano i tour operator online (come initalia) che chiedono una commissione più bassa (certamente favoriti da una minor incidenza di costi fissi).
Una considerazione forse troppo semplicistica ma che mi sembra valida:
a) in liguria ci lamentiamo per l'eccessivo turismo "mordi e fuggi", dato che i turisti vengono e non si fermano se non per tre o quattro giorni;
b) i turisti che prenotano on line tendenzialmente non effettuano soggiorni lunghi, ma preferiscono per questi ultimi rivolgersi ancora presso le AdV (sull'argomento vedasi qui e qui, e qui per le crociere);
Probabilmente gli albergatori liguri si stanno dando la zappa sui piedi abbandonando i Tour Operator convenzionali troppo presto per poter compensare la perdita con le prenotazioni on-line dei clienti (sia intermediate che dirette).

Simona Milio

Non so perchè, ma mi ci sto affezionando. Ho postato l'altro ieri la lettera di Pippo, ma confesso che quando l'ho postata, oltre a non aver avuto ancora la sua autorizzazione che mi è arrivata stamattina, non l'avevo letta attentamente: mi sono fidato di Pippo del quale nutro forte rispetto e ammirazione e di Federica che mi aveva detto che era una bella lettera. Così tra ieri e oggi l'ho letta con molta calma ed ho rivisto tutti i link al suo interno. Sono capitato così sul blog di Simona Milio, una delle motivazione della lettera di Pippo. Ed in questo suo post ho capito perchè la lettera mi era arrivata. Devo dirlo, non conosco gli altri canditati per l'estero, ma Simona attira non solo la mia simpatia, ma anche il mio affetto: perchè anche io come lei non so cosa succederà dopo queste elezioni, ma, vivendo la rete, mi sto accorgendo che siamo in tanti a credere nel cambiamento, non solo a volerlo, ma a sentirlo come una lieve brezza che si alza dal mare e ti sbatte in faccia tutto il salmastro, inebriandoti le narici dell'odore di mare, quell'odore che ovunque ci porteremo dietro. N0n è solo "Yes we can", ma è anche "We Believe". E ci crediamo pur avendo un po' di timore per quello che sarà, per le tante volte che siamo stati illusi, le nostre speranze disattese. E questo timore che ci pervade di fatto ci da la forza di andare avanti, di continuare a lottare perchè quello in cui crediamo si realizzi (mi sta venendo la pelle d'oca a pensare cosa sto scrivendo: belin se ci credo!). Vai avanti Simona. Si può e dobbiamo. Crediamoci insieme.

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PD a Londra: lettera di un amico

Riporto una mail che mi è stata inviata da un amico che da un po' di tempo vive a Londra, Giuseppe Berlingieri (l'ultima foto in fondo).
"Ciao a tutti, vi rubo 5 minuti per raccontarvi la mia piccola esperienza diretta del Partito Democratico e per fare un po' di campagna elettorale per la circostrizione estera. E' un sacco che volevo scrivere questa email ma trovo solo ora il tempo. Come ben sappiamo il PD e' nato in mezzo ad un sacco di speranze e altrettante cocenti delusioni, ad esempio sulla modalita' delle primarie di Ottobre. In ogni caso e' indubbio che ci sia stato un sacco di movimento e anche qui a Londra si e' sentito. Un po' per gioco, un po' per curiosita' ho partecipato abbastanza regolarmente alle riunioni del comitato promotore del PD di Londra. Si tratta di un gruppo di persone per lo piu' giovani, spesso studenti come me, che ha deciso di incontrarsi per discutere e portare avanti l'iniziativa del PD. Sottolineo che non ha alcuna ufficialita' in quanto lo Statuto per la circoscrizione estera non esiste ancora. Tralascio i dettagli ma diciamo che anche qui ci sono stati punti positivi e negativi, pero' ha sicuramente prevalso la volonta' di netto cambiamento e le persone appartenenti a vecchi schemi/logiche erano ben poche. Nel concreto questo gruppo di persone ha votato una lista di candidati da proporre a Roma. Ho partecipato alla votazione (con circa 60/80 persone), una cosa del tutto informale e priva di valore perche' non si sono fatte vere primarie a causa della mancanza di tempo e organizzazione. La lista era piu' che altro l'espressione delle persone che avevano partecipato attivamente fin li', e che volevano far sentire la loro voce. Dei 4 candidati (2 uomini e 2 donne) 3 erano espressione diciamo della nuova generazione, 1 della vecchia guardia. Questi 4 nomi sono stati fatti pervenire a Roma dove hanno scelto 12 tra 84 persone come candidati del PD alla camera per l'Europa. I dettagli mi sembrano importanti per far capire i meccanismi, anche qui viziati dalla legge elettorale di cui tutti sappiamo (e che solo all'estero viene definita "poison pill"). Incredibilmente solo all'estero esiste il diritto di scelta e si puo' quindi esprimere la propria preferenza. Bhe' tra i nomi e' stato scelto quello di Simona Milio (http://simonamilio.wordpress.com/), una ragazza di 32 anni di Catania, una perfetta sconosciuta ma sicuramente molto in gamba. Fa la ricercatrice all'European Institute della London School of Economics e si occupa di sviluppo economico di aree arretrate, una delle tante priorita' del nostro paese. L'ho conosciuta in un paio di occasioni e mi pare una persona brillante che andrebbe appoggiata. La maggior parte di voi (e forse anche io!) votera' in Italia pero' siccome all'estero vale la preferenza mi pareva importante spargere la voce. Se avete amici o parenti in giro per l'Europa e' sicuramente un candidato da sostenere. Non mi dilungo troppo ulteriormente, vi segnalo solo un video fatto da 4 ragazzi del master che ho fatto io l'anno scorso (http://www.youtube.com/watch?v=sn29NSHrVfQ). Si tratta di una spiegazione imparziale nei dati, un po' meno nei toni su tasse e debito pubblico. Qui probabilmente andrebbe un grazie a Prodi e Visco che tutti hanno cercato in fretta e furia di dimenticare. Il tema e' un po' da economisti ma sono cose che dovrebbero sapere anche i bambini (non so perche' nessuno o pochi lo dicono), che nel 2007 abbiamo speso 77 miliardi di interessi, non troppo lontano da quello che si spende in un anno per tutto il servizio sanitario nazionale (circa 100 miliardi)!! Direi che dal punto di vista economico il dubbio non si pone, anche solo l'1% di possibilita' di avere Monti come ministro dell'economia e' impareggiabile rispetto alla sicurezza di avere Tremonti. Quanto alla mia piccola esperienza sul partito democratico mi sembra che ci sia ancora qualche ombra, pero' almeno l'aria che si respira a Londra non e' male. Soprattutto si ha l'impressione che le cose si possano realmente cambiare. Al momento probabilmente bisogna ancora fare un esercizio di fiducia (se ne e' rimasta ancora un po'), pero' penso che dati gli impegni presi sulla carta (statuto), non si potranno fare primarie farlocche per i prossimi 10 anni. Un saluto, Pippo"
Ecco il video del Link.

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Il politologo

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FLICKR: ricerche turistiche?

Come spessissimo mi accade, colgo un post di Roberta (fonte inesauribile di notizie, del resto ha un cattedra!!) per una riflessione su un'articolo pubblicato qui. Si parla dell'utilizzo di Flickr, un sito per la gestione e la condivisione online di foto, per effettuare delle ricerche sulle abitudini dei turisti.

Secondo me è vero che un buono studio sul posizionamento online di alcuni prodotti, siano essi un albergo piuttosto che un sito di interesse archeologico piuttosto che una città d'arte, può portare ad una minore dispersione di risorse investite nella promozione, oltre che ad una maggiore precisione nella comunicazione indirizzata ad alcuni target di turisti, ma non si deve fare troppo affidamento su questo strumento.

In Italia il fenomeno turistico è ancora largamente intermediato (tramite agenzie di viaggi) e se anche negli Stati Uniti l'acquisto di prodotti "turistici" online è aumentato, è pur vero che larga parte di questi sono biglietti aerei di medio o breve raggio.
I clienti che ho visto passare da quando lavoro in Agenzia di Viaggi (da novembre, lo so che non è molto, ma tutto il periodo di advance booking me lo sto facendo) sono per lo più over 40 con una scarsa propensione all'utilizzo 2.0 della rete: la utilizzano per recepire informazioni, per farsi fare preventivi (non di acquisto online), per guardare le foto ed i commenti sulle località preferite (ecco il punto focale!).
Se New York è la città più presente su Flickr, non vuol dire necessariamente che è la città più visitata del mondo, di sicuro è la più visitata dai blogghettari 2.0!
Di sicuro, tenendo conto dell'aumento dell'utilizzo dei social network sia con una maggiore propensione all'utilizzo della rete in chi è già avanti nell'età, sia con un buon di turnover con l'inserimento delle fasce di età più basse, questo genere di ricerche tenderà ad essere sempre più preciso.
Ultima notizia da Repubblica.it: i navigatori cinesi battono quelli americani 220 a 217 Milioni! Considerando che l'84% dei cinesi non usa il computer il dato fa paura, ma anche gola.

Royal Caribbean punta sull'e-marketing

Secondo l'European Cruise Councile la crescita del mercato crocieristico in Europa si è concretizzata con un aumento del 29% dei crocieristi di passaggio nei porti europei. Niente di nuovo a fermarsi a ragionarci un po' su. Negli Stati Uniti il mercato crocieristico rappresenta un'ampia fetta del turismo leisure, mentre in europa la proporzione è, fino al decennio scorso, rimasta a svantaggio di questo mercato. Ma proprio questo ha convogliato una serie di investimenti delle compagnie che hanno deciso di seminare in un terreno molto fertile. Il numero di cittadini Europei che negli ultimi dieci anni ha preferito una crociera alla vacanza stazionaria o al tour (de force) è più che triplicato. con previsioni di crescita ancora elevate per i prossimi anni, come anche sottolineato da Sergio Senesi del Cemar (+11% previsto nel 2008).

A questo proposito segnalo che Royal Caribbean ha lanciato un nuovo programma di booking online in Italiano. Fin qui tutto normale. La cosa particolare è che è un sito B2C2B: non ho sbagliato a digitare, è che mi sembra appropriata questa definizione in quanto il sito è più indirizzato al cliente finale che all'agente di viaggi, cliente che poi viene indirizzato verso l'agenzia di viaggi. Praticamente online si può scegliere la propria crociera nei dettagli (destinazione, data, nave, cabina), si visualizza il preventivo (stesso prezzo che sarebbe applicato da catalogo), si inseriscono i propri dati (nome, cognome, numero di documento), e si opziona il viaggio. A questo punto entra in gioco l'agenzia di viaggi per portare a termine la prenotazione: il cliente si reca presso una delle agenzie che gli vengono segnalate (praticamente qualsiasi agenzia che si sia autenticata sul sito) e paga la propria crociera. All'agenzia viene inoltre riconosciuta la commissione d'uso (quindi di fatto l'agenzia può effettuare sconti al cliente se la commissione è abbastanza elevata) e si ritrova dunque nuovi clienti e redditività a costo zero.
Concludendo: ottima l'iniziativa che "non scontenta nessuno" (agenzie e clienti), ottimo il posizionamento online (se cercate royal caribbean su youtube trovate un sacco di video fatti veramente bene e originali), dura superare la concorrente Costa in Italia (anche se alle agenzie riconosce molto poco e non concede grandi privilegi agli agenti di viaggio) appoggiandosi su Civitavecchia e (poco) su Venezia.

TOUR IN PERU' CON GUIDA IN ITALIANO

La mia collega d'agenzia Maria sta organizzando un viaggio in Perù con guida in Italiano, con l'ausilio del Tour Operator KUONI. Il tour mi sembra ben fatto e molto bello. Per info chiamate in Agenzia Bluvacanze Ipercoop di Savona 019/8401038, o inviate una mail a bluvacanzesavona@bluvacanze.it

Video Marehotel

E' finalmente online il video del Marehotel di Savona. L'importanza per un hotel di avere un video on line è elevata, vista la propensione all'utilizzo della rete per recepire informazioni sulle strutture per i turisti.

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VisitBritain.it

Su segnalazione di Roberta ho dato un occhio al sito visitbritain.it, il sito dell'agenzia del turismo inglese, che promuove la Gran Bretagna in 36 mercati internazionali. Molto semplice nella veste, di un'accessibilità disarmante rispetto ai siti istituzionali che riguardano turimo in italia, fornisce un utile strumento per i viaggiatori che volessero organizzarsi un soggiorno nel Regno Unito, consentendo loro l'acquisto online di vari servizi in modo da formare un pacchetto (anche se "pacchetto" di fatto non è perchè non composto almeno da 2 servizi tra alloggio, trasporto e altri servizi accessori, offerti ad un prezzo inferiore rispetto alla somma dei singoli servizi). Molto bella e utile, soprattutto per quel che concerne il Brand Awareness, l'idea di differenziare il sito in base al dominio: .it per il sito in italiano, .fr per quello in francese, .pt per il portoghese e via dicendo (notare che se si digita .com si arriva in una pagina dove sono presenti tutte le lingue nelle quali è disponibile il sito.. la loro bandiera è quasi nascosta!!).
L'utente può inoltre iscriversi al sito e inserire commenti o raccontare da zero il suo viaggio, in perfetto stile web2.0. In verità i racconti che ci sono per il momento sembrano scritti dallo stesso pugno: mi puzza di operazione meramente commerciale.
Non è però così marcata l'attenzione verso il b2b. Non si accede infatti ad un'area riservata alle agenzie di viaggio dove intrattenere rapporti commerciali ed effettuare prenotazioni commissionabili (quindi non è un sito b2b!!). C'è un'area riservata agli agenti di viaggi: prima di fare un educational sul suolo inglese ci si documenta e tuttal'più si comprano biglietti per le visite.
In fin dei conti non mi sento di dargli un voto negativo, anche se penso che l'organizzazione francese in merito sia invidiabile (nonostante la poca disponibilità verso le altre lingue): il sito di val d'isere e la sua funzionalità sono un qualcosa che in italia, e soprattutto in liguria, non si potrà mai vedere a causa della poca disponibilità a cooperare degli operatori economici (albergatori, ristoratori, ecc..). Ma su quello che succede in val d'isere prometto posterò più in seguito.

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Italia.it e Anna Masera: lezione di Web Marketing del Turismo

Oggi c'è stata la prima lezione al Campus Universitario di Savona del corso di Web Marketing del Turismo, tenuto dalla dott.sa Milano. E' stata invitata a parlare Anna Masera, in quanto l'argomento della lezione, tenuto anche alla presenza degli studenti del primo anno specialistico di Scienze e tecnologie della Comunicazione e dell'informazione, è stato ITALIA.IT, l'oramai famoso portale del turismo italiano.. che non esiste più! La cronologia della storia di Italia.it la potete trovare qui. La dott.sa Milano ha ben illustrato quelli che sono i trend per ciò che riguarda turismo e web, mostrando quanto indietro sia l'italia nel posizionamento turistico online, non solo istituzionalmente (assenza i siti istituzionali o comunque inadeguatezza, rispetto agli standard dei paesi sviluppati), ma anche ancora come mentalità nei confronti dell'acquisto di prodotti turistici online. Secondo la Masera non è necessario un sito istituzionale molto strutturato sul turismo in italia, perchè molto lo fanno già i singoli siti, sia di privati, sia delle regioni. Sinceramente non sono pienamente d'accordo, perchè penso che un sito (non un semplice portale, statico) che debba rappresentare e mostrare il turismo in italia non possa lasciare che i mille altri siti che lo comporrebbero possano autonomamente decidere i contenuti sulle proprie aree di interesse. Ed inoltre, come la stessa masera diceva oggi, "italia.it è nato vecchio" perchè completamente estraneo a quelle che erano le tendenze del web: il 2.0, la partecipazione della rete alla costruzione della rete! Oramai chiunque può pubblicare qualcosa on line ed i siti attinenti al turismo più frequentati sono quelli costruiti dagli utenti, dove ognuno scrive la propria sulle destinazioni e si possono leggere i pareri di chi ci è già stato. Lasciare libertà di confronto e di esposizione sulla rete è fondamentale, soprattutto in un campo come il turismo dove l'intangibilità è elevata e le preferenze e le aspettative sono basate sulle esperienze precedenti proprie e dei conoscenti. Un esempio me lo fornisce proprio il caro Davide, che da quando ha iniziato il proprio percorso da blogger ha aumentato le visite in modo inatteso: è risaputo che il turista, all'inizio della sua fase decisionale raccoglie informazioni, e su quelle poi basa la sua scelta. (segue... devo chiudere l'agenzia!)

stl si parte

Dall'articolo de Il Vostro Giornale
Provincia. E’ stato approvato il piano triennale di sviluppo del Sistema Turistico Locale (STL) Italian Riviera. Il sì definitivo al documento strategico di indirizzo è stato presentato oggi pomeriggio nel corso dell’assemblea generale dell’STL provinciale, che si è svolta a Palazzo Nervi. Un risultato arrivato dopo un inizio difficile, ma grazie alla mediazione condotta dall’assessore provinciale al turismo Carlo Scrivano e al costante lavoro del comitato esecutivo, il piano di sviluppo ha ricevuto l’ok finale da parte dei soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto.Il testo, redatto dalla Camera di Commercio, traccia le linee di indirizzo teorico-pragmatiche per lo sviluppo turistico del territorio provinciale in base alle indicazioni contenute nella legge regionale sugli STL (LR 14/20074).Entro venerdì il piano sarà consegnato alla Regione per la sua definitiva approvazione che consentirà l’accesso ai finanziamenti dei futuri progetti di sviluppo portati avanti da enti pubblici e privati. Attualmente aderiscono all’STL 141 soggetti tra enti, associazioni ed imprese: la Provincia, la Camera di Commercio, i 67 Comuni della Provincia, le quattro Comunità Montane, l’Ente Parco del Beigua, 14 Pro-Loco, l’Unione Nazionale Pro-Loco d’Italia e 52 tra associazioni di categoria, consorzi e imprese del settore. Il Piano Triennale di Sviluppo turistico approvato è composto da venti capitoli e in 259 pagine dense di dati, indica le linee direttrici generali del possibile sviluppo turistico dell’Italian Riviera.Quattro gli asset strategici proposti dal piano: mare e spiaggia, ricettività litoranea, turismo e ricettività nell’entroterra, ed infine un sistema delle eccellenze.Il bilancio di previsione delle entrate del STL al 23 gennaio 2008 presenta il seguente quadro:[Voci di entrate Importo in €]Quote di partecipazione al STL.: 59.500,00Contributo Regione Liguria per spese di investimento di primo impianto: 335.379,00Contributo Regione Liguria per finanzia-mento progetti (Fondo progetti): 1.785.000,00Quota partecipazione settore privato al finanziamento del Sistema (almeno il 20%): 446.250,00Totale entrate previste: 2.626.129,00.“Vogliamo esprimere grande soddisfazione – hanno detto l’assessore al turismo Carlo Scrivano e Massimo Parodi, vice presidente STL - per l’approvazione di questo piano grazie al quale verranno tracciate le linee di indirizzo con cui costruire i progetti per lo sviluppo turistico del nostro territorio”.L’assemblea generale ha individuato come soggetto attuatore e braccio operativo del STL. la società I.P.S. scpa – Agenzia di Sviluppo Economico Provincia a capitale misto, che ha già gestito con successo il Patto Territoriale della Provincia di Savona ed altri strumenti finanziari complessi.

Piattaforma di vado: i dati completi?

Pur rischiando di cadere nel banale, non posso tirarmi indietro dal parlare del Terminal Multipurpose di Vado Ligure. Già in passato mi sono interessato a questo progetto, inizialmente criticandolo apertamente (il primo anno di Università, durante una lezione con il dott. Arcolao, ex direttore del reparto turismo della Regione Liguria), quando ancora non se ne interessavano tutti ma ebbi modo di vedere il progetto durante una sessione di laurea di ingegneria. Chiesi allora ad un albergatore savonese cosa ne pensasse e mi rispose che tanto era solo un progetto, che non si sarebbe fatto nulla. Ben di altro avviso era due anni dopo, quando la questione piattaforma venne a galla suscitando l'ira di cittadini, amministratori (che prima se ne erano stati buoni buoni ad aspettare un fallimento del progetto mai arrivato) ed operatori turistici (albergatori e gestori di bagni marini). Poi mi posi la domanda fatidica: ma non potrebbe davvero essere molto più utile al territorio il terminal, rispetto ad un turismo che non riesce a ridecollare a Savona? Da quel momento ho aspettato che qualcuno rendesse pubblica un'analisi costi-benefici o meglio metodi di valutazione degli impatti molto più precisi (tipo matrice di leopold o di adkins-burke), fornendo così alla popolazione un giusto metro di valutazione (e pur sappiamo che molte volte non basta, essendo molto in voga il principio not in my garden). Ma nulla è arrivato.
Ciò che ha suscitato questo articolo è stato in primis il post di Marco Bertolotto, Presidente della Provincia di Savona. In questo post non ci sono dati per un confronto tra proposte alternative, ma si vedono solamente i dati di altre piattaforme. E' questa la chiarezza con il quale si cerca di convincere la popolazione? E' importante sapere che ci saranno molti nuovi posti di lavoro, ma si tengono in considerazione gli sforzi, anche economici, fatti finora per il turismo che sarebbero resi vani? Si considera la perdita di attrazione che avrebbe la nostra area con un'opera di così forte impatto?
L'altra cosa che mi ha portato a scrivere questo post è stata la dichiarazione del presidente dell'associazione albergatori Galtieri. Va bene voler spostare la tipologia di turismo da balneare a culturale e sportivo, ma puntare su turismo d'affari a Savona, legato per di più ad un ecomostro come un terminal di stoccaggio di container navali, quando i vicini di casa del finalese (stesso STL) puntano su turismo leisure, mi sembra un buon modo di affossare entrambi!

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Spazzatura e marketing

Colgo il post di Roberta come spunto per una riflessione che già avevo fatto due anni addietro su un articolo pubblicato sul giornalino del Campus di Savona, scritto dopo un soggiorno, breve ma pur scioccante, a Salerno.
Il mio viaggio cadeva proprio nel dopo Bertolaso, quando la "normalità" non si era ancora ristabilita. Sono successivamente ritornato a Salerno, prioprio questa estate e ho notato delle differenze: la situazione sembrava migliorata, ma in verità era solo un temporaneo stato di quiescenza. Non c'erano le montagnole di rifiuti lungo la strada marittima, non c'eano questi grossi campi vicino al mare pieni di sacchi di immondizia o di frigoriferi distrutti, reti portamarterassi, tavoli e sedie di ferro. Ma questo solo lungo la litoranea. Circa due chilometri più nell'entroterra, prima ancora del lambire delle colline, ecco le discariche abusive. Non dobbiamo però pensare alla discarica abusiva come un posto dove arrivano camion di notte a scaricare rifiuti: è la popolazione residente nei pressi dell'area (magari non proprio quella nelle immediate adiacenze, ma poco più in là) che la sera all'imbrunire (circa le 21 in estate) esce di casa con il proprio sacchetto indifferenziato, attraversa la strada e lo getta, senza tante preoccupazioni di non farsi vedere, sulla collinetta che di giorno in giorno diventa più alta. E' inutile poi cercare di non far riaprire una discarica "regolamentare" quando si creano, autonomamente, più discariche a cielo aperto. Non scendo nella critica sul fatto di spostare immondizia da una regione all'altra, non mi sembra qui la sede.
Della questione campana ne stanno parlando in tutta Europa (a dire il vero parlavano dell'Italia già prima, causa Sarkò-Bruni), e questo fa mailissimo ad un paese come il nostro che ha una fama di qualità dal punto vista dei prodotti agroalimentari. Quale sarà l'effetto di un accostamento mentale nel turista tra prodotti tipici tanto rinomati come mozzarella (già colpita dalla scandalo sugli ormoni alle bufale), pasta, pomodori in conserve, olio e altri? Come si può difendere il nostro brand MadeInItaly da attacchi esterni (come cioccolato di qualche anno fa o il problema pizza/forno a legna) o da cloni quando non riusciamo a difendere l'immagine di qualità che rappresentiamo oramai da anni?
Non è solo l'incoming turistico in Campania, certamente problema grave per una zona paesaggisticamente di valore elevato, che risentirà del problema rifiuti, ma l'immagine di gran parte dei nostri prodotti. Ed è proprio quest'immagine che, in una spirale continua, contribuisce ad aumentare le aspettative di un soggiorno in Italia, elevando il valore della nostra terra, ancora fertile per il movimento turistico, ma che mal riusciamo a far fruttare!

Dal produttore al consumatore: reale beneficio?

Proprio oggi guardavo il telegiornale ed i produttori di arance siciliani lamentavano che il prezzo al consumo dei prodotti ortofrutticoli che li riguardano è salito per colpa non loro, ma dei passaggi troppo lunghi tra la produzione ed il consumatore. Sono anni che lo sento dire ed in linea di massima non mi sono mai soffermato a pensare se ciò fosse veritiero e se non ci fossero altre facce della medaglia, limitandomi a constatare che, se da una stessa mela (o arancia in questo caso) ci devono guadagnare in cinque invece che uno solo, il prezzo per il consumatore non potrà che essere più alto. Ma stamani il mio senso critico doveva essere più alto del solito e, da buon bastian contrario come mamma mi ha fatto, ho provato a contraddire tale affermazione: risultato? Mi sono sorti una valanga di dubbi nella testa!!
Inizio a enumerarli:
  1. L'azienda che cerca di giungere direttamente al cliente supporta molti costi in più, soprattutto all'inizio dovendosi o dotare di un parco mezzi per il trasporto diretto o anche dando in outsourcing il trasporto, oltre al costo di uno studio logistico svolto da professionisti: siamo sicuri che le economie di scala che potrebbe raggiungere gli consentirebbero di abbattere i costi fissi e mantenere un prezzo del prodotto concorrenziale senza fallire?
  2. Si parla spesso di ridistribuzione del reddito e di occupazione: non potrebbe essere la presenza di più aziende lungo il canale distributivo un metodo di redistribuzione del reddito e di creazione di occupazione?
  3. Ultimamente è capitato che, nei canali lunghi, dato l'aumento del prezzo di un componente fondamentale nella produzione di un bene, il prezzo del bene stesso sia aumentato in modo meno che proporzionale o addirittura sia rimasto invariato. Questo è stato dovuto al fatto che chi costituisce la parte terminale della catena distributiva prima del consumatore ha assorbito l'aumento riducendo il proprio margine di guadagno. Chi fa fatto questo probabilmente l'ha fatto perchè riteneva l'aumento un'oscillazione momentanea del mercato, e quindi ha preferito non rischiare di creare invenduto (vedasi la teoria del surplus del consumatore). In questo caso, dunque, la maggior lunghezza del canale distributivo ha funzionato da ammortizzatore del prezzo: può essere questo un fattore positivo nella maggior intermediazione?

Se qualcuno volesse delucidarmi sarei ben contento.. effettivamente dopo quattro anni un po' della mia economia politica potrei averla smarrita.

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SHINY