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Severgnini: gli Italiani in Italia? ETTORE!

Non ce l'ho fatta a trattenermi.. sono scoppiato a ridere!! http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-02-25/05.spm

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web marketing alla francese

Dal corriere: "La città di Eu pensa di cambiare il nome Su Internet nessuno la trova. I motori di ricerca elencano decine di pagine che fanno riferimento all'Unione europea." Cambiare il campanilismo Francese è impresa ardua, ma se davvero la motivazione è prettamente il web marketing, allora tanto di cappello e in bocca al lupo!!!

Italia.it o no? L'esperienza Britannica di Visitbritain

Leggevo su Roberta Milano della domanda continua sulla necessità o meno del portale turistico Italiano. Roberta sostiene che effettivamente ci sia uno spreco di risorse (finanziarie in primis) nel promuovere ogni regione singolarmente, oltre che uno spreco di "informazioni": dire Italia o dire Liguria, all'estero, è molto diverso. Qualche tempo fa avevo parlato del portale di promozione turistica Britannico (visitbritain), dei suoi pregi e dei suoi difetti (qui invece qualche vecchio post su Italia.it). Non avevo notato al tempo, anche perchè non conoscevo la realtà britannica, della forte differenza tra le macro regioni al suo interno (wales, england, scotland e north Ireland), della concorrenza che si fanno (anche sul piano turistico) e delle rivalità che pervadono i loro rapporti (soprattutto nei confronti degli Inglesi). Ovviamente su Visitbritain una grande visibilità è lasciata alla capitale Londra, penso soprattutto per il numero di visite annue che registra (e che registrerà quest'anno, grazie soprattutto allo scarso valore della sterlina: bell'anno per decidere di andare a lavorare in Wales!!), ma non è "Londoncentrico" come la Francia per Parigi. Sul portale, dove la mainpage è molto corta per non essere dispersiva ma sufficientemente piena delle informazioni per una ricerca approfondita, ci sono anche i link ai portali delle 4 macroregioni più "il meglio di Londra", lo" Yorkshire" e "visit london" (anche qui una predominanza.. continuo a sperare non casuale). Le pagine delle varie aree sono costruite con la stessa architettura, per non disorientare il turista che cerca informazioni e per uniformità dell'offerta. Girando su VisitWales ho trovato anche una sezione dedicata ai professionisti del turismo dove frequentare un corso online sul Wales, per imparare a venderlo ai propri clienti (io inizio a frequentarlo, tra l'altro essendo sul campo..). Tirando le somme, ritengo nuovamente utile prendere VisitBritain come punto di riferimento per la piattaforma di Italia.it: l'autonomia delle varie regioni è garantita, pur in un'ottica di promozione unificata con un'occhio al mercato (Londra è e rimane, una delle maggiori attrazioni del Regno Unito, pur con l'HomeComing Scotland 2009...).

Mi sento truffato...

Ecco il primo articolo che ho letto sulla fine del processo Mills (Repubblica). Poi l'ho cercato sul Corriere. E infine sul tgCom. Brutto pensare che questa volta c'era certezza della colpevolezza, ma nulla si è potuto fare...

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