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MotoTurismo: Liguria da esplorare

L'ultima gita fatta in moto (l'ultima per la mia povera piccina picchiata dura da un Cayenne) è del 28 giugno. Appuntamento nella prima piazzola di sosta autostradale dopo il casello di Savona sull'A10, direzione Ventimiglia, "On The Run", alle 14.30 si punta verso l'uscita di Arma di Taggia. Il sole picchiava parecchio ed i motori si scaldavano facilmente, per non parlare delle gomme che quindi davano il massimo. Ad Arma puntiamo verso i monti, in direzione Badalucco, lungo una strada non pulitissima nè molto larga, ma piacevole da fare a velocità moderata per i continui cambi di direzione, seguendo l'andamento del torrente Argentina. Oltrepassato Badalucco, si punto per Triora, il paese delle streghe. La strada sale in su fino a mostrare tutta la valle sottostante, uno scenario difficile da dimenticare.
A Triora sosta in un bar per ristorarsi e reintegrare liquidi (che sudata).
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Fatta qualche foto alle moto si parte seguendo direzione Monesi (24km indicati).
Dopo qualche chilometro di curve strette in salita l'asfalto si ferma per lasciar posto ad un leggero sterrato. Per niente intimoriti abbiamo proseguito la nostra salita in piedi sulle pedaline, spostando il peso da una parte all'altra, passando da quello sterratino leggero ad una strada fatta di massi, stando ben attenti alle pietre più appuntite che ti costringevano a passare a ridosso del precipizio. CHE ADRENALINA! Altra sosta, altre foto.

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Il morale alto, nonostante non avessimo idea di quanto sarebbe durato lo sterrato, né fin dove ci avrebbe portato la strada. Ma poco importava: se ce l'avessimo fatta nulla più ci avrebbe fermato. Ed il paesaggio che avevamo di fronte era davvero impagabile. Si udivano le aquile, si vedevano i pettirossi, sotto di noi la valle mostrava le sue bellezze. Arrivati in vetta, un tunnel che consentiva di passare dalla Valle Argentina al Colle di Nava. Foto d'obbligo: quota 1.795 metri s.l.m.

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Inizia la discesa (non troppo facile per il cambio di fondo stradale, diventato ghiaioso) e dopo pochi chilometri ecco l'atteso asfalto. Sosta sul Colle di San Bartolomeo per un caffè e bicchiere d'acqua e discesa fino a Nava. Gambe stremate, ma cuori pieni, abbiamo puntato verso Ormea-Garessio. Da lì a Ceva, ma oramai il più era stato fatto. La strada è per lo più rettilinea e larga (grazie a dio.. non so se le mie gambe avrebbero retto altre curve!) e per rivedere un po' di curve bisogna aspettare la salita per Montezemolo e la discesa verso Carcare. Cadibona in discesa.. e giro terminato!

Alcune considerazioni: bellissimo lo scenario, la strada che abbiamo fatto fa parte dell'Alta Via dei Monti Liguri, ricca infatti di segnaletica per escursionisti. Abbiamo ad un certo punto avuto paura che fosse vietata alle moto, invece così non era, essendo segnata come strada percorribile (ed essendo ben visibili segni di pneumatici di fuoristrada); incredibile che non fosse scritto da nessuna parte che il tratto Triora-Monesi fosse per la maggior parte in sterrato, nè sulle cartine, nè nelle indicazioni stradali; da migliorare la segnaletica lungo il percorso dell'AV. Non si capiva minimamente di dove ci sitrovasse. le cartine presenti lungo il tragitto raffiguravano soltanto le vette circostanti, senza indicare, dunque, la strada intrapresa dove portasse al di fuori dell'AV. Troppo facile perdersi! (e che a noi capita spessissimo!)

Provincia di Savona: Bertolotto molla il turno

Dal blog del Presidente della Provincia Marco Bertolotto apprendiamo che non si ripresenterà alle amministrative (o per lo meno che non si presenterà con il PD, col il quale si era da tempo aperta un frattura)(leggi l'articolo).
Prove di mandolino Qualcuno sarà contento, altri saranno delusi o amareggiati.. io sono solo stanco. Che il PD avesse mostrato i suoi punti deboli nelle Politiche2008 era ovvio. Bertolotto non è un politico e non si comporta da politico (nel bene e nel male, creando spesso situazioni ambigue e malumori). Forse il PD è ancora ancorato a vecchie logiche partitiche, ma dal basso a me sembra di vedere un ribollimento. Staremo a vedere e prendiamo atto di questo annunciato addio (o arrivederci?), cercando di far memoria su quello che è stato fatto, quello che non è stato fatto.. e quello che solo più avanti si potrà dire che sia riuscito.

FESTIVAL CAMPUS (bis)

Quest'anno SACS ha organizzato per il 28 Maggio 2008 una festa di fine anno dedicata allo sport ed alla musica. Il programma dell'evento è il seguente: 17-19.30: Fase finale del torneo di calcetto 2008 con dj set a cura di OOKI-OOKI 19.45: Premiazione delle squadre vincitrici del Torneo di Calcio 20.00: Inizio concerti con il gruppo musicale del Campus "THE LOUDNESS" 20.30: Esibizione del gruppo ALCOHOLIC MILK 21.00: Esibizione del gruppo IN VIVO VERITAS 21.45: Esibizione del gruppo EAZY SKANKERS 22.30: Esibizione del gruppo FETISH CALAVERAS 23.15: Si balla con i deejays OOKI OOKI Ingresso libero con buffet offerto dall'Associazione Birra: 2 Euro Sangria: 50 cent a bicchiere

IN VIVO VERITAS: il video ufficiale

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CAMPUS SAVONA WI-FI

Dalla Mailing List di Sacs:
Su segnalazione della Dottoressa Roberta Milano, si avvisa che a partire dalla fine del prossimo mese è previstal 'attivazione del servizio di connessione Internet senza fili al Campus. Tutti gli studenti savonesi potranno così usufruire della libera connessione.
Grazie Roberta!

V2 Day, Savona 25 Aprile

Non mi ritengo particolarmente d'accordo con i metodi di Beppe Grillo, perchè ridurre tutta la voglia di rinnovamento in un semplice "vaffa", non mi sembra la cosa più giusta da fare, ma sicuramente la sua politica dal basso la trovo giusta e onesta, oltre che davvero democratica. E visto che uno dai pregi di Beppe Grillo è quello di argomentare sempre con delle prove (il bello della rete e la sua potenza è proprio quella di poter dare una notizia corredata da collegamenti a fatti antecedenti, impossibile nella televisione e nella carta stampata, cosa che porta inevitabilmente alla facoltà di asserire tutto ed il contrario di tutto senza poterlo verificare), ritengo doveroso sostenere la sua campagna contro la disinformazione e quindi il V2Day.

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Video Marehotel

E' finalmente online il video del Marehotel di Savona. L'importanza per un hotel di avere un video on line è elevata, vista la propensione all'utilizzo della rete per recepire informazioni sulle strutture per i turisti.

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Italia.it e Anna Masera: lezione di Web Marketing del Turismo

Oggi c'è stata la prima lezione al Campus Universitario di Savona del corso di Web Marketing del Turismo, tenuto dalla dott.sa Milano. E' stata invitata a parlare Anna Masera, in quanto l'argomento della lezione, tenuto anche alla presenza degli studenti del primo anno specialistico di Scienze e tecnologie della Comunicazione e dell'informazione, è stato ITALIA.IT, l'oramai famoso portale del turismo italiano.. che non esiste più! La cronologia della storia di Italia.it la potete trovare qui. La dott.sa Milano ha ben illustrato quelli che sono i trend per ciò che riguarda turismo e web, mostrando quanto indietro sia l'italia nel posizionamento turistico online, non solo istituzionalmente (assenza i siti istituzionali o comunque inadeguatezza, rispetto agli standard dei paesi sviluppati), ma anche ancora come mentalità nei confronti dell'acquisto di prodotti turistici online. Secondo la Masera non è necessario un sito istituzionale molto strutturato sul turismo in italia, perchè molto lo fanno già i singoli siti, sia di privati, sia delle regioni. Sinceramente non sono pienamente d'accordo, perchè penso che un sito (non un semplice portale, statico) che debba rappresentare e mostrare il turismo in italia non possa lasciare che i mille altri siti che lo comporrebbero possano autonomamente decidere i contenuti sulle proprie aree di interesse. Ed inoltre, come la stessa masera diceva oggi, "italia.it è nato vecchio" perchè completamente estraneo a quelle che erano le tendenze del web: il 2.0, la partecipazione della rete alla costruzione della rete! Oramai chiunque può pubblicare qualcosa on line ed i siti attinenti al turismo più frequentati sono quelli costruiti dagli utenti, dove ognuno scrive la propria sulle destinazioni e si possono leggere i pareri di chi ci è già stato. Lasciare libertà di confronto e di esposizione sulla rete è fondamentale, soprattutto in un campo come il turismo dove l'intangibilità è elevata e le preferenze e le aspettative sono basate sulle esperienze precedenti proprie e dei conoscenti. Un esempio me lo fornisce proprio il caro Davide, che da quando ha iniziato il proprio percorso da blogger ha aumentato le visite in modo inatteso: è risaputo che il turista, all'inizio della sua fase decisionale raccoglie informazioni, e su quelle poi basa la sua scelta. (segue... devo chiudere l'agenzia!)

stl si parte

Dall'articolo de Il Vostro Giornale
Provincia. E’ stato approvato il piano triennale di sviluppo del Sistema Turistico Locale (STL) Italian Riviera. Il sì definitivo al documento strategico di indirizzo è stato presentato oggi pomeriggio nel corso dell’assemblea generale dell’STL provinciale, che si è svolta a Palazzo Nervi. Un risultato arrivato dopo un inizio difficile, ma grazie alla mediazione condotta dall’assessore provinciale al turismo Carlo Scrivano e al costante lavoro del comitato esecutivo, il piano di sviluppo ha ricevuto l’ok finale da parte dei soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto.Il testo, redatto dalla Camera di Commercio, traccia le linee di indirizzo teorico-pragmatiche per lo sviluppo turistico del territorio provinciale in base alle indicazioni contenute nella legge regionale sugli STL (LR 14/20074).Entro venerdì il piano sarà consegnato alla Regione per la sua definitiva approvazione che consentirà l’accesso ai finanziamenti dei futuri progetti di sviluppo portati avanti da enti pubblici e privati. Attualmente aderiscono all’STL 141 soggetti tra enti, associazioni ed imprese: la Provincia, la Camera di Commercio, i 67 Comuni della Provincia, le quattro Comunità Montane, l’Ente Parco del Beigua, 14 Pro-Loco, l’Unione Nazionale Pro-Loco d’Italia e 52 tra associazioni di categoria, consorzi e imprese del settore. Il Piano Triennale di Sviluppo turistico approvato è composto da venti capitoli e in 259 pagine dense di dati, indica le linee direttrici generali del possibile sviluppo turistico dell’Italian Riviera.Quattro gli asset strategici proposti dal piano: mare e spiaggia, ricettività litoranea, turismo e ricettività nell’entroterra, ed infine un sistema delle eccellenze.Il bilancio di previsione delle entrate del STL al 23 gennaio 2008 presenta il seguente quadro:[Voci di entrate Importo in €]Quote di partecipazione al STL.: 59.500,00Contributo Regione Liguria per spese di investimento di primo impianto: 335.379,00Contributo Regione Liguria per finanzia-mento progetti (Fondo progetti): 1.785.000,00Quota partecipazione settore privato al finanziamento del Sistema (almeno il 20%): 446.250,00Totale entrate previste: 2.626.129,00.“Vogliamo esprimere grande soddisfazione – hanno detto l’assessore al turismo Carlo Scrivano e Massimo Parodi, vice presidente STL - per l’approvazione di questo piano grazie al quale verranno tracciate le linee di indirizzo con cui costruire i progetti per lo sviluppo turistico del nostro territorio”.L’assemblea generale ha individuato come soggetto attuatore e braccio operativo del STL. la società I.P.S. scpa – Agenzia di Sviluppo Economico Provincia a capitale misto, che ha già gestito con successo il Patto Territoriale della Provincia di Savona ed altri strumenti finanziari complessi.

Piattaforma di vado: i dati completi?

Pur rischiando di cadere nel banale, non posso tirarmi indietro dal parlare del Terminal Multipurpose di Vado Ligure. Già in passato mi sono interessato a questo progetto, inizialmente criticandolo apertamente (il primo anno di Università, durante una lezione con il dott. Arcolao, ex direttore del reparto turismo della Regione Liguria), quando ancora non se ne interessavano tutti ma ebbi modo di vedere il progetto durante una sessione di laurea di ingegneria. Chiesi allora ad un albergatore savonese cosa ne pensasse e mi rispose che tanto era solo un progetto, che non si sarebbe fatto nulla. Ben di altro avviso era due anni dopo, quando la questione piattaforma venne a galla suscitando l'ira di cittadini, amministratori (che prima se ne erano stati buoni buoni ad aspettare un fallimento del progetto mai arrivato) ed operatori turistici (albergatori e gestori di bagni marini). Poi mi posi la domanda fatidica: ma non potrebbe davvero essere molto più utile al territorio il terminal, rispetto ad un turismo che non riesce a ridecollare a Savona? Da quel momento ho aspettato che qualcuno rendesse pubblica un'analisi costi-benefici o meglio metodi di valutazione degli impatti molto più precisi (tipo matrice di leopold o di adkins-burke), fornendo così alla popolazione un giusto metro di valutazione (e pur sappiamo che molte volte non basta, essendo molto in voga il principio not in my garden). Ma nulla è arrivato.
Ciò che ha suscitato questo articolo è stato in primis il post di Marco Bertolotto, Presidente della Provincia di Savona. In questo post non ci sono dati per un confronto tra proposte alternative, ma si vedono solamente i dati di altre piattaforme. E' questa la chiarezza con il quale si cerca di convincere la popolazione? E' importante sapere che ci saranno molti nuovi posti di lavoro, ma si tengono in considerazione gli sforzi, anche economici, fatti finora per il turismo che sarebbero resi vani? Si considera la perdita di attrazione che avrebbe la nostra area con un'opera di così forte impatto?
L'altra cosa che mi ha portato a scrivere questo post è stata la dichiarazione del presidente dell'associazione albergatori Galtieri. Va bene voler spostare la tipologia di turismo da balneare a culturale e sportivo, ma puntare su turismo d'affari a Savona, legato per di più ad un ecomostro come un terminal di stoccaggio di container navali, quando i vicini di casa del finalese (stesso STL) puntano su turismo leisure, mi sembra un buon modo di affossare entrambi!

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Turismo e Savona

Sono state pubblicate on-line le statistiche relative al movimento turistico in provincia di Savona, redatte dalla Camera di Commercio. Cresce la domanda turistica nel suo complesso, soprattutto negli esercizi complementari (come i campeggi, gli agriturismi ed i bed&breakfast) e si conferma il mercato tedesco come il più redditizio, oltre che fedele. Aumenti percentuali di rilievo (ma non in valori assoluti), si registrano dai paesi dell'Est Europeo (Croazia, Romania, Lituania), mentre è forte la diminuzione dei Cinesi (davvero strano a dirsi, bisognerebbe analizzare meglio il caso, per comprendere se è una riduzione di natura temporanea dovuta per esempio al tasso di cambio svantaggioso o se c'è un calo strutturale della domanda). Ho approfondito invece il calo Svizzero, andando subito a verificare se la riduzione potesse essere causata da un rafforzamento del cambio EUR/CHF, e ne è risultato che sì, il calo potrebbe derivare dalla perdita di valore del Franco Svizzero, che in un anno ha perso il 3,9% (dati fxtop). Ovviamente questo non spiega totalmente il calo, ma in parte lo giustifica. La perfomance del 2006 ci fa uscire dal brutto calo subito nel 2004/2005, e se il 2007 confermasse il trend il Savonese tornerebbe ad essere una delle maggiori province italiane quanto a vocazione turistica. Ovviamente sarebbe molto bello se in questo contesto un forte peso lo assumesse il neonato STL "Italian Riviera". Per la notizia della nascita ringrazio Roberta Milano, la quale si può rassicurare perchè, il giorno della presentazione della bozza del STL, l'assessore Scrivano asserì che il dominio "italianriviera", in tutte le sue estenzioni, era già da tempo in possesso della "lungimirante" Provincia di Savona. VEDREMO...

LSJ campioni del torneo SACS-CUS 07

Navigando su YouTube ho trovato questo video girato dalla squadra LSJ (acronimo di La Squadra di Jack), vincitrice dell'edizione 2007 del torneo di calcetto SACS-CUS, battendo la favorita Liophant Simulation Team, vincitrice di tutti i tornei di calcetto organizzati al Campus.
Il video è divertente e ben assortito con le musiche, quindi complimenti a chi l'ha montato.
E' importante che gli studenti del Campus Savonese si mostrino all'esterno, aumentando la percezione della qualità della vita all'interno del Campus, ben più importante di qualsiasi pubblicità si voglia fare.

"Offerta didattica e prospettive di sviluppo del Campus Universitario di Savona"- Martedì 12 ore 10.30 Palazzina Lagorio

Il Prof. Schiesaro e la Prof.ssa Massa>

Noi c’eravamo. Non avevamo un invito ufficiale, non avevamo ricevuto una mail se non quella che noi stessi abbiamo girato ai nostri associati, prendendola dalla news RSS del sito del Campus. L’abbiamo girata pensando che fosse interesse degli studenti conoscere le prospettive di sviluppo del Campus. Ma non si è parlato di questo. Il tutto era organizzato come conferenza stampa, avendo invitato, oltre ad alcune testate giornalistiche, i responsabili della formazione post-scolastica delle scuole superiori savonesi. Alla cattedra erano presenti i vari presidenti di corso delle facoltà presenti a Savona, più la Preside di Economia, la prof.ssa Massa, ed un delegato del Preside di Ingegneria, oltre al Presidente di Spes prof. Alessandro Schiesaro. I corsi si sono presentati, hanno cercato di vendere ognuno le proprie carte, chi più organizzato dati alla mano, chi meno. Si sono fatti concorrenza. Ognuno cercando di rubare un po’ di tempo all’altro. Infine i presenti hanno parlato, hanno chiesto che fosse il Campus ad andare nelle scuole a presentarsi, gli studenti delle superiori hanno problemi a spostarsi da scuola (pareva avessero meno problemi i pastori ad effettuare la transumanza). Giustamente qualcuno ha detto che devono essere le scuole a chiedere al servizio formazione d’Ateneo la visita di uno o più corsi presso le stesse. Oggi i corsi si presentavano come Campus, e lo stesso hanno fatto e faranno all’Open Day di ottobre. Oggi doveva vedersi l’effetto sinergico, non singoli corsi di studio, ma un Campus, con tutti i suoi pregi, la sua vita. Allora ci chiediamo: come si può presentare la vita del nostro Campus senza coinvolgere chi organizza le feste e raccoglie gli studenti in una Associazione? Perché parlare di come è bella la vita all’interno del Campus, di come gli studenti, aggregandosi e condividendo conoscenze, possano aumentare la loro cultura e la loro preparazione al mondo del lavoro, senza far parlare chi ha vissuto questa esperienza sulla propria pelle? Lo stereotipo dell’ingegnere chiuso, che non sa comunicare con chi non lavora nel proprio campo, in questo Campus viene superato, e lo è stato per molte persone che noi personalmente abbiamo conosciuto. Ma non presentare queste persone a chi deve scegliere se venire o meno al Campus, è darsi la zappa sui piedi. Attendiamo sviluppi. Speriamo che le critiche vengano recepite nel giusto verso. Speriamo di crescere ognuno dai propri errori, ma anche, se possibile, da quelli degli altri.

Ma non si parlava di turismo?

Il titolo di questo post vuole essere provocatorio. La causa scatenante della mia provocazione? Il nuovo TU in materia di commercio della regione Liguria. La l.r. 3 Gennaio 2007 n.1, infatti, approva questo testo e tra le finalità compaiono:
  • (...)favorire l'efficienza, la modernizzazione e lo sviluppo equilibrato della rete distributiva(...);
  • incentivare la valorizzazione e la salvaguardia del servizio commerciale nelle aree urbane, rurali, montane e, in particolare, nell’ambito dei centri storici;
  • concorrere al coordinamento delle attività lavorative rispetto agli orari delle attività commerciali in modo da favorire l'autodeterminazione del tempo e il rafforzamento delle pari opportunità tra uomini e donne al fine di un migliore equilibrio tra le responsabilità familiari e quelle lavorative e una migliore ripartizione delle stesse all'interno della famiglia.(...)

Fini certamente meritevoli.. ma, come si sa, il fine non giustifica i mezzi. Ciò che desta le mie perplessità è l'art.115, che detta le disposizioni per l'orario di apertura degli esercizi di vendita commerciale al dettaglio. Queste attività, infatti, possono rimanere aperte dalle 7 alle 22, massimo 13 ore al giorno (18 per la somministrazione di bevande). Fin qui tutto pacifico, nulla di esageratamente anormale (escludendo forse una eccessiva regolamentazione del mercato, che può sfavorire l'ingresso di nuovi operatori, ma è presto per dirlo). Diversa, invece, la questione delle festività: queste attività devono osservare la chiusura domenicale, festiva e le mezza giornata infrasettimanale!! C'è una deroga esplicita che è data dalla possibilità di determinazioni diverse dei Comuni, in accordo con le rappresentanze di categoria, i sindacati, ecc.. Tutto questo nell'ottica di tutelare i diritti dei lavoratori. Inoltre vengono elencate le fastività in cui è possibile rimanere aperti e obbligati a rimanere chiusi se non sussiste una diversa determinazione dei comuni.

Certamente è un passo avanti nella tutela dei lavoratori: non si è più assogettati ai maniacali orari di alcuni titolari, ma mi riservo dei dubbi relativi alla eccessiva intromissione delle istituzioni all'interno del mercato, e soprattutto al fatto che, mentre si aspetta che i comuni decidano, gli esercizi devono rimanere chiusi la domenica.

A Savona spesso si sono sentite critiche per l'eccessiva chiusura domenicale degli esercizi nel centro storico, soprattutto nelle domeniche in cui ci sono migliaia di arrivi turistici grazie a Costa. La dispersione di moneta che ne deriva è elevata. E molte sono state le spinte affinchè gli esercenti si mettessero daccordo per rimanere aperti nelle festività, soprattutto considerando la forte vocazione turistica della zona. Ma sembra che il rito di darsi la zappa sui piedi sia diventato consilidato: da una parte si spinge per aumentare l'offerta, dall'altra le restrizioni sono sempre maggiori. Alla faccia della politica organizzata e coerente.

Porto ora un esempio: a Viareggio, in estate, i negozi lungo la passeggiata sono aperti fino alle 23.30 (alcuni anche oltre), e fanno orario continuato la domenica, senza giorni di riposo infrasettimanale. Questo solo per tre mesi, ma anche in inverno la domenica sono aperti tutto il giorno (parlo di tre anni fa, nell'ultima mia estate viareggina, ma non penso le cose siano cambiate più di tanto). Potremmo pensare: poveri dipendenti! Invece no, perchè hanno turni abbastanza rigidi, e coprono l'orario di apertura con nuove assunzioni stagionali. Ecco infatti che il lavoro stagionale non riguarda solo ristoranti e alberghi, ma anche esercizi di commercio, con effetti positivi sull'economia locale. In liguria (e specialmente nella provincia di Savona) la stagionalità non è molto elevata, sia grazie alla costanza dei flussi turistici lungo l'arco dell'anno, ma anche, a causa questa volta, dell'offerta poco elastica, che può causare disservizi.

La speranza (che il turismo non rimanga una cosa di cui si parla e basta) è l'ultima a morire.

Ricambio generazionale

SACS è l'associazione degli studenti del campus savonese, esiste da 5 anni e in questi 5 anni ha organizzato vari eventi ludici (feste e aperitivi), sportivi (torneo di calcetto, beach volley, gara di sci) e culturali (il migliore di tutti è stato A.L.A.D.D.I.N, un progetto che ha partecipato ai Mondialogo Engineering Award, ma poi ci sono stati i vari Students Meet Enterprises, Cineforum e Vivere il Teatro). Il fine di SACS è di sollecitare la vita all'interno del Campus, facendo anche da tràit d'union tra gli studenti, le rappresentanze studentesche e gli enti all'interno del Campus. Per fare questo c'è bisogno di un continuo ricambio di persone all'interno dell'associazione, sia nel consiglio che nei comitati organizzatori. Ecco dunque che sorge un problema: gli studenti hanno ancora voglia di fare qualcosa al di fuori del normale percorso accademico? La risposta è: dipende. Perchè se non c'è nulla da fare allora si lamentano tutti, se c'è qualcosa da fare, di quelli che si sono lamentati, ne vengono la metà e se si parla di aiutare ad organizzare non si trova nessuno. Le motivazioni sono varie:
  1. -scarso senso di appartenenza al Campus: molti studenti, anche frequentanti, dopo le lezioni scappano via a più non posso, non coltivando amicizie all'interno dell'università, continuando a frequentare gli stessi gruppi che frequentavano prima dell'inizio della vita universitaria;
  2. -scarso interesse verso le attività esterne alla carriera universitaria: frequentano il Campus hanno amicizie con altri studenti, ma non gli interessa di espandere il loro curriculum con qualcosa di altamente formativo come l'appartenenza ad una Associazione, che può essere un vero e proprio banco di prova prima di inserirsi nel mondo lavorativo;
  3. -cattiva considerazione delle persone che frequentano l'Associazione e che si impegnano per ottenere qualcosa sia per gli altri studenti che per loro stessi: queste persone vengono considerate come arriviste, che cercano di infilarsi ad ogni costo in qualcosa per essere al di sopra degli altri;
  4. -interesse nullo per le attività che non comportano una remunerazione.
In merito al primo e al secondo punto mi domando quale vantaggio possono ottenere queste persone dalla vita universitaria: l'idea di Campus deve essere quella di un incubatore di sapere, dove non solo si impara studiando, ma ci si confronta con le altre persone, si condividono le esperienze e le conoscenze. Ecco come uno studente di economia può imparare delle basi di programmazione o di comunicazione o di tutela paesaggistica, che possono molto essergli utili, oltre che per cultura personale, anche per la carriera. Se pensiamo ad un laureato in economia del turismo che arrivato nel mondo del lavoro non sa come si costruisca una pagina web, o di come è cambiata nel tempo la dottrina della tutela del territorio, questo laureato come potrà un giorno programmare la politica turistica di una certa zona? In merito al terzo e al quarto punto, è vero che ci sono persone che si danno da fare solo perchè pensano di poterne ottenere un ritorno nel futuro. Ma come biasimare chi ha lavorato tanto durante l'università non solo studiando e alla fine vorrebbe che questo sia servito a qualcosa? Del resto se presenti un curriculum con solo la carriera universitaria, puoi essere stato bravo quanto vuoi negli studi, ma affianco a chi si è laureato e anche coltivato altri interessi che gli hanno fruttato esperienza nell'organizzazione e nel relationship management hai poche speranze. Inoltre, io non pagherei mai qualcuno per sbagliare. Quello che SACS offre è la possibilità di cimentarti nell'organizzazione di eventi, oltre che nella gestione di un'associazione, permettendoti anche e soprattutto di sbagliare e vi assicuro che di bastonate capita di prendersene. Ma quando sei studente molto ti è concesso, soprattutto una seconda e anche una terza possibilità. In azienda, per un giovane, questo può non accadere.

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